In un’intervista toccante che ha subito fatto il giro dei social, Sarah De Bie — moglie del ciclista professionista belga Wout van Aert — ha espresso il suo profondo orgoglio per il ritorno in gara del marito dopo un lungo periodo segnato da infortuni e incertezze.
“I tifosi vedono il traguardo, ma non vedono i mesi di infortuni, i dubbi, i momenti in cui ha dubitato di sé stesso. Io li ho visti, e poi l’ho visto superare tutto,” ha detto Sarah con voce carica di emozione.
Queste parole hanno toccato il cuore dei fan e sottolineano una verità spesso dimenticata nello sport d’élite: dietro ogni vittoria, ogni prestazione, c’è una storia invisibile di sacrifici, dolore fisico e battaglie interiori.
Van Aert, considerato uno dei ciclisti più completi della sua generazione, ha dovuto affrontare una serie di battute d’arresto nell’ultima stagione, tra cui un infortunio grave che lo ha tenuto lontano dalle competizioni. Il ritorno in sella, culminato in una recente prestazione incoraggiante, è il risultato di un lavoro silenzioso e costante, sostenuto da chi gli è sempre stato accanto, come Sarah.
Il messaggio di Sarah De Bie ha risuonato come un potente promemoria di ciò che significa davvero essere un atleta — ma anche un partner, un essere umano, e una fonte di ispirazione.
In un mondo sportivo spesso centrato solo sui risultati, le sue parole ci ricordano che la vera grandezza non si misura solo in vittorie, ma nel coraggio di rialzarsi, anche quando nessuno sta guardando.
